lunedì 9 novembre 2009

IL POST PARTITA RUVESE

WORKING ON A DREAM" - LAVORO SU UN SOGNO...


"Lavoro su un sogno anche se a volte sembra così lontano, lavoro su un sogno e so che sarà mio, un giorno".

Scegliamo "Working on a dream" come colonna sonora, "The Boss" Bruce Springsteen, Musa ispiratrice per il racconto della seconda vittoria consecutiva in altrettanti derby pugliesi.

L'ispirazione dalle triple del nostro "The Boss" Bossini, l'uomo a cui piace "cantare" dal perimetro ed essere estremamente letale nei momenti che contano. Togliete il nome Bossini e inserite a piacimento quello di uno dei componenti del gruppo bianco-azzurro: troverete sempre un buon motivo per sottolineare le doti speciali di questa orchestra.

Metteteci Cazzolato, forse l'Mvp carismatico di partita, o Delli Carri, tanta fisicità e determinazione per il sorpasso decisivo. O Simeoli capace di annullare Cucinelli nel momento migliore dell’ex ruvese. O tale Mimmo De Falco, colui che non era soddisfatto della sua stagione (sue parole alla vigilia del match) e che con grande umiltà è stato l’uomo della svolta nel secondo quarto.

Aggiungeteci Zerini, “gravità Zero” o “Zero Assoluto” come le possibilità degli altri di batterlo nell’uno contro uno. Inserite Davide Zambon, il capitano della scossa iniziale, pronto a gettarsi su ogni pallone vagante. Provate a scrivere “Jhonny” Zampolli, avrete lo stesso effetto. Ma anche se vi cimentate con il nome Manuel Del Brocco con “Airone” triste, tristissimo per non poter essere della partita, ma nella partita comunque con la capacità di trascinare il pubblico con tanto di asciugamano “bandiera”. Provate con Bonfiglio o Pappalardo, Schittulli o Bianca, Patella, Pardini o Pellicani: non cambia nulla!

“Working on a dream”, forse le stesse parole che rimbalzano nella mente di Giulio Cadeo dall'estate. “Lavoro su un sogno e so che sarà mio, un giorno”, frase a cui istante dopo istante pensa per dare una clamorosa carica e dose di tranquillità in un ambiente sempre pronto all’esaltazione facile o alla depressione rapida. Non ha cambiato espressione, sia che fossimo nel tunnel delle quattro sconfitte in fila, che ora, nel momento dell’inversione di tendenza.

Coach ma come fai? Sempre la stessa espressione calma, rilassata, pacata. Anche nei momenti più sentiti della gara è imperturbabile: coach ma come fai? Comunque tu faccia sappi che questo lavoro sul sogno ci ha preso talmente tanto che tutti noi ruvesi abbiamo preso l’abitudine di fare tutto di corsa, per darti un sostegno in più in questo tuo lavoro sul sogno, che poi è il sogno di tutti noi.

E’ ancora lunga la strada, ma vi prego, sorridiamo. Rilassiamo i muscoli facciali e cominciamo la settimana con questa carica di adrenalina. E’ giusto elogiare un coach e del suo staff tecnico dopo due vittorie di fila? Me lo sono chiesto proprio per non sminuire l’opera di questo lavoratore, ma era l’unico modo per poter spiegare quello che sta accadendo a Ruvo: uno per tutti, tutti per uno, rivoluzione "cadeiana". Chissà quanti anni erano che non pronunciavamo questo motto, chissà quante volte ritenevamo impossibile essere gruppo compatto, pedine intercambiabili. Che emozione e chissà quante altre sensazioni proveremo.

Abile nel compattare l’ambiente, nell’allontanare voci, pensieri turbolenti, sereno anche quando la luce sembrava non volersi riaccendere. Motivatore nel momento più delicato, umile anche quando potrebbe mostrare il petto in fuori ai suoi fedelissimi o agli avversari. Elogio al gruppo sempre e comunque, una parola positiva o un sorriso a prescindere da tutto, il bianco-azzurro tatuato sul corpo. Divertito e compiaciuto di una realtà cittadina magari lontana da quelle precedentemente vissuta, ma con quell’espressione imperturbabile.

La notizia è che abbiamo una nostra filosofia cestistica, giochiamo a pallacanestro, ci andiamo a prendere le vittorie strappando palloni dalle mani degli avversari, lottando su ogni palla vagante. Coach ma come fai? Ah, già, leggendo nella sua mente: “lavoro su un sogno e so che sarà mio, un giorno”.

Per cui mi sa che è già ora di smetterla di esaltare tutto e tutti e di continuare a lavorare senza strappi di esaltazione, ma col sorriso sulle labbra, “Working on a dream”...

Uff. Comunicazione RuvoChannel.com