venerdì 26 novembre 2010

Che sia una festa!

(Fonte: ruvochannel.com, © N.Testino- Asd Ruvo di Puglia Basket)

di Andrea Caputi

Siamo a Ruvo di Puglia il 18/10/2009 e arrivano degli ospiti scomodi al Pala Colombo: la sfida è sentita sia in campo che fuori dal campo, il palazzetto è pieno, tutti sono pronti a guardare la partita con la voglia di portarsi a casa IL derby dopo che siamo saliti di categoria entrambe. Gli ospiti scomodi vengono da Ostuni, si portano dietro Mimmo Morena giocatore che si ama e si odia, si , si portano dietro il loro giallo, si portano dietro tutta una storia di rivalità cestistica e non. Quella partita i nostri Simone e Zero se la ricorderanno bene per la batosta subita, se la ricordano bene i tifosi ruvesi che compresero le difficoltà dei nostri ragazzi in campo.

Siamo convinti che questo derby si giocherà in campo e che all’inizio ogni singola persona sentirà un brivido scendere lungo la propria schiena: i derby passati non sono stati degli esempi di tranquillità e di civiltà da ambo le parti ma ora è giunto il momento di invertire questa rotta e di mostrarsi leali e sportivi per far vedere a tutti che quello che conta è incitare i propri ragazzi, applaudire i vincitori alla fine, magari anche arrabbiarsi ma nei limiti, far sentire che ci siamo, far vedere a tutti che al Sud la gente dà vita a degli spettacoli bellissimi. Si trovano di fronte due delle realtà più importanti del basket pugliese che stanno portando in giro il nome della nostra regione in tutta un evento capace di regalare emozioni uniche; dobbiamo far vedere che siamo gente civile, eliminiamo insulti, offese, applaudiamo alla presentazione dei giocatori della squadra avversaria e per un giorno prendiamoci qualche sorriso anche se dovesse arrivare la sconfitta. Sarebbe bellissimo poter vedere un palazzetto che guarda la partita, che incita i propri ragazzi, che fa casino per sostenere la propria squadra, che non vede cosa succede nella parte del palazzetto, sarebbe bello vedere le due tifoserie che a fine partita si incontrano e si stringono la mano simbolicamente per far vedere a tutti che il basket è uno sport dove la violenza non esiste, dove non esiste il tanto abusato slogan “molti nemici molto onore” che mi permetto di cambiare in pochi nemici molto onore. Questo è quello che deve succedere: uscire dal palazzetto contenti o amareggiati ma consci del fatto di essere orgogliosi di avere dei nemici in meno contro cui combattere una partita assurda; potrebbe sembrare chiedere tanto a quegli idioti, ruvesi e non, che si recheranno al pala solo per rompere le scatole alla tifoseria avversaria ma la gente per bene deve isolare questi individui che vorrebbero trasformare questo sport in qualcosa di barbaro e incivile. Mettiamo da parte l’ascia di guerra e quello che è successo nel passato, facciamo cominciare un nuovo periodo in cui famiglie, signori, signore siano liberi di sventolare la propria bandiera senza dover sentire offese verso le proprie famiglie, verso la propria città o a causa della propria origine.

Cerchiamo tutti insieme, ostunesi e ruvesi in questo caso, di fare un canestro a fil di sirena che ci regalerà la vittoria più bella che si possa volere: quella di guardarsi in faccia come corregionali e non come “ostunesi …….” o come “ruvesi di …..”; proviamo per una volta tutti quanti a sentirci PUGLIESI per far vedere a chi ci vuole distruggere che non troveranno la strada spianata.

Confido nell’intelligenza di tutti affinché non ci sia bisogno di interventi esterni, non ci sia bisogno di niente se non degli applausi. Facciamo vincere tutti insieme lo sport e facciamo vincere noi stessi prima di tutto.

Ruvo – Ostuni: 18.50 per ricominciare dimenticando il passato e pensando solo al futuro. Ce la possiamo e ce la dobbiamo fare.

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