lunedì 8 novembre 2010

Ruvo di Puglia stende Agrigento e si lancia in solitaria


di Francesco Caputi Iambrenghi

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L’Adriatica Industriale Ruvo liquida senza particolari problemi la Fortitudo Moncada Agrigento e, in concomitanza con la sconfitta in terra sabina di Trapani, è capolista solitaria nel girone B.
Cadeo, tanto per cambiare, mescola le carte con un quintetto inedito (Bonfiglio, Laudoni, Pilotti, Ihedioha e Zerini), mentre “El Diablo” Esposito risponde proponendo il giovane ’92 Sabbatino come play titolare, affiancato da Casella e Cavallaro sugli esterni e Squarcina e Pennisi nel pitturato.
Primo quarto di sostanziale studio tra le due formazioni, con Bonfiglio e Ihedioha protagonisti dell’attacco ruvese, mentre per i siciliani è Barbieri a farsi notare positivamente mettendo in difficoltà i lunghi ruvesi.
La svolta della gara è l’ingresso di Andrea Malamov (in foto) sul parquet, al 7° minuto del primo quarto con i padroni di casa in vantaggio 13-11. La guardia romana diventa protagonista assoluta del match, che difatti nei 13 minuti del primo tempo in cui è in campo, viene totalmente stravolto fino a perdere significato agonistico, trasformandosi nei successivi due quarti in sostanziale garbage time (non a caso, gli unici sussulti del pubblico derivano dalle notizie provenienti da Rieti più che da ciò che accade in campo tra terzo e quarto quarto). Malamov, in questi 13 minuti, fa semplicemente tutto, e tutto bene: segna 17 punti (in penetrazione, da 3 punti, ai liberi), fa segnare e girare la squadra, e soprattutto difende, recuperando 6 palloni senza commettere falli, per una valutazione complessiva di 30 che rapportata ai minuti giocati è da capogiro. L’impatto sul punteggio e quindi sulla tenuta agrigentina è tremendo: all’intervallo è 48-27, partita essenzialmente finita. Il gap infatti è perfettamente invariato al ’40: 83-62.
Certamente è un racconto parziale del match, che ha comunque offerto molti spunti interessanti tanto per i tifosi locali che per quelli siciliani “attaccati” allo streaming via web. Ruvo scopre sempre più di avere una squadra, dieci giocatori intercambiabili che consentono a coach Cadeo rotazioni con minutaggi molto misurati (oggi il picco è 28 minuti per Malamov e Bonfiglio, con tantissimi minuti per il classe ’93 Merletto), scopre un Bonfiglio scintillante nonostante l’acciacco patito in settimana, un capitan Pilotti solido e determinante a dispetto della quasi “invisibilità” delle sue prestazioni, e in ultimo un Francesco Ihedioha sempre più vicino all 100% di condizione. Insomma, Ruvo si scopre la squadra più in forma del campionato, e la posizione in classifica ne è chiara conseguenza.
Pressochè antipodica la situazione di Agrigento. Quella di Ruvo è apparsa una squadra molto sfilacciata in situazioni di gioco casuali e confuse. Anello e Pennisi, i due confermati della passata stagione, meritano la menzione come peggiori in campo: il primo in costante difficoltà contro i raddoppi sistematici ordinati da Cadeo, mentre l’italo-australiano ricorda solo da lontano il Pennisi dominante di Patti e Osimo. Da salvare la prova di Barbieri, probabilmente penalizzato dalle rotazioni sistematiche di coach Esposito, e il baby Sabbatino, che al di là della valutazione estremamente negativa (-8), è sembrato l’unico playmaker in grado di garantire ordine e gioco nella manovra fortitudina.
Fonte: Basketinside

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